I comunisti sono ancora determinanti per l'elezione del presidente della Repubblica. Il leader comunista Voronin apre alla collaborazione con le forze più responsabili dell'attuale maggioranza, per superare l'instabilità del paese. Secondo il vice-speaker della Duma russa, per la sua politica di amicizia verso Mosca, il PCRM “riscuote la simpatia della maggioranza dei cittadini della Moldavia, e ciò inevitabilmente si è riflesso anche nei risultati elettorali”.
(di Mauro Gemma)
CONTINUA
Fonte: L'ernesto

La discussione mainstream in Gran Bretagna sulla crisi economica e finanziaria che ha travolto l'Irlanda è dominata dalla questione se i contribuenti britannici dovrebbero partecipare a un salvataggio degli 'irlandesi'.  Il Cancelliere George Osborne afferma che 8 miliardi di sterline saranno resi disponibili come parte del pacchetto di salvataggio in quanto 'aiutare un amico in difficoltà' è l'interesse nazionale della Gran Bretagna mentre l’estrema destra del partito Tory obietta che vengono fatti  tagli in Gran Bretagna mentre ' il paese paga 'per aiutare un membro della zona euro.
L'incapacità dell’ establishment britannico di discutere su cosa fare per l'Irlanda senza tirare fuori una serie di pregiudizi è ben noto – e ci sorprende ancor di più l'incapacità di distinguere tra un finanziamento fruttifero e un bel regalo. In realtà al prestito di 8 miliardi di sterline sarà sicuramente applicato dalla Gran Bretagna il tasso di interesse più elevato (5% o più) mentre essa stessa sta pagando il 3% o meno, rendendo di conseguenza il “regalo” un ritorno vantaggioso.
(Michael Burke)
CONTINUA
Fonte: Contropiano

Un nemico del movimento popolare, un nemico del diritto dei popoli a scegliere il proprio percorso di sviluppo.


1. Il vertice della NATO a Lisbona (19-20 novembre) formulerà il "nuovo concetto strategico" dell'Unione imperialista, 61 anni dopo la sua fondazione nel 1949.
Con l'istituzione della NATO, gli Stati capitalisti cercarono di rovesciare i rapporti di forza venutisi a creare in Europa con la nascita delle democrazie popolari a scapito dell'imperialismo. Questo era il risultato della vittoria antifascista dei popoli guidata dall'URSS che aveva svolto il ruolo centrale in questo sforzo titanico.
Allo stesso tempo, la composizione e la struttura della NATO riflette la correlazione di forze tra gli Stati capitalisti: con gli Stati Uniti quale potenza egemone, mentre Gran Bretagna, Francia e Germania avevano subito gravi perdite.
L'adesione alla NATO ha rafforzato il potere del capitale negli stati membri, nonostante gli ineguali rapporti all'interno dell'organizzazione stessa. La NATO ha funzionato negli stati membri come il più forte apparato di violenza e repressione sui lavoratori e sul movimento popolare. In parallelo si è distinta come l'organizzazione più reazionaria, assassina, illiberale e oppressiva nel 20° e 21° secolo.
La fondazione del "Patto di Varsavia" fu la risposta a questa alleanza politico-militare aggressiva dell'imperialismo che mirava all'URSS e agli altri Stati socialisti.
(Ufficio Politico del CC del KKE, Partito Comunista di Grecia)
Traduzione italiana per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
CONTINUA
Fonte: Aginform

Caracas - Il viaggio internazionale del presidente della Repubblica, Hugo Chávez Frias, in Africa, Medio Oriente, Asia Centrale ed Europa ratifica che la politica estera della Rivoluzione Bolivariana è passata dallo stabilire relazioni a definire un'offensiva internazionale di carattere strategico, in cerca di accelerare la caduta dell'egemonia imperialista ed assicurare la nascita di un mondo in equilibrio ed in pace.
In questo modo è stato presentato dal Primo Mandatario Nazionale nelle sue colonne domenicali de Le Linee di Chávez. Il Capo di Stato spiega che nel 1999 la politica estera del Governo Bolivariano stava imparando a camminare nello scenario internazionale.
A quei tempi, parafrasando il pensatore palestinese Edward Said, Chávez ha puntualizzato che la politica estera partiva dalla premessa per cui "sopravvivere è avere relazioni. Non si dimentichi che noi non avevamo una politica estera propria, sovrana: la nostra politica estera era disegnata da Washington".
CONTINUA 
Fonte: resistenze.org

Giù le mani imperialiste dalla Corea del Nord!
NO alle provocazioni militari statunitensi e sudcoreane!

FONTE

Tempi lunghi e nebulosi,direi astratti per un ritiro comunque mai menzionato.si parla di una generica strategia di transizione.quel che è certo,è che il tallone di ferro americano continuera' a schiacciare l'Afghanistan,avamposto strategicamente fondamentale nell'ottica geopolitica yankee.

FONTE

most popular

visitors

INTERNATIONALE
è lo strillone di

.

Followers

Video Post